Testi SEO friendly: obbligo o verità?

testi-seo-friendly

Sei confusa, lo vedo. Hai sentito parlare dei testi SEO friendly per il tuo blog professionale, e ti stai chiedendo se e cosa devi fare per rendere il tuo canale più performante. La scrittura in ottica SEO non deve spaventarti, non è che un modo per dire a Google che ci sei, che il tuo sito Internet merita di crescere nei risultati di ricerca (in SERP).

Continua a leggere per farti un’idea più chiara, ma ti anticipo subito che “mettere la SEO” nei tuoi contenuti web è un’opportunità di valore da non perdere. Ecco perché!

Cosa si intende per testi SEO friendly?

I testi SEO friendly sono dei contenuti del tuo sito Internet, sia pagine che articoli di blog, che rispondono, per “regole e struttura” alle esigenze di comunicazione con il motore di ricerca Google. Già dal 2018, Danny Sullivan, personaggio di spicco di Google, ha apertamente dichiarato su Twitter, l’esigenza di redigere contenuti utili e soprattutto, pertinenti (ricorda bene questo termine) con le esigenze dettate in primis dagli utenti.

testi-seo-friendly

Che dire?! È ovvio che se l’utente trova risposte allineate alle proprie richieste, sarà sempre più portato a chiedere qualsiasi cosa all’oracolo (Google), e, del resto, è proprio quello che è successo. Ad oggi, se ci pensi bene, quante volte al giorno ti capita di effettuare ricerche su Google?

Come devono essere scritti questi testi?

Su come scrivere dei testi SEO friendly sono stati scritti fior fior di manuali, e troverai certo in rete, altrettanti corsi (a proposito, se cerchi un approccio realmente su misura corri a scoprire la mia formazione di scrittura web felice!) e risorse a vari livelli, a seconda delle tue esigenze o competenze.

Tendenzialmente, un testo che rispecchi le esigenze dettate dalla SEO deve essere:

  • pertinente con l’intento di ricerca (che?! Poi te lo spiego!);
  • facile da leggere;
  • esaustivo;
  • originale.

Cosa significa pertinente con la ricerca?

Posto che la mia posizione su questo non è così netta, ma te ne parlerò in altra sede/momento, prima ancora di scrivere il tuo articolo, dovrai capire se risponde esattamente alle aspettative/necessità delle ricerche e di chi ha digitato la query, cioè la domanda sulla barra di Google.

scrivere-articoli-web

Come faccio a capire se c’è pertinenza?

Ti starai chiedendo con gli occhi tipo fuori dalle orbite. So che non sei Maga Magò quindi dovrai basarti su una cosa che viene chiamata: intento di ricerca.

In breve, occorrerà intercettare le reali intenzioni/esigenze di chi sta cercando qualcosa sul nostro motore di ricerca.

3 intenzioni di ricerca +1

L’intento di ricerca, o meglio il famoso Serch Intent, è stato convenzionalmente diviso in 3 macro aree +1, anche se c’è da dire che talvolta le intenzioni sono molteplici quindi non bisogna essere troppo rigidi nella classificazione.

Ti dico brevemente che abbiamo:

1 Ricerche informazionali

Queste ricerche sono le più diffuse quotidianamente, e l’utente non cerca altro che, appunto, informazioni. Il suo bisogno è ottenere risposte/informazioni/spiegazioni.

Esempio: come si scrive in ottica SEO? (cerco su Google perché voglio sapere come si fa).

2 Ricerche transazionali (+ ricerche commerciali)

In questo ambito rientrano tutte quelle ricerche che l’utente effettua quando è pronto ad effettuare una transazione, ma non ha deciso a chi rivolgersi, e cerca informazioni mirate all’acquisto.

Esempio: miglior corso di scrittura SEO online.

intento-di-ricerca-testi

In quest’area, facciamo anche rientrare le ricerche dette commerciali, con cui confrontiamo prodotti o servizi (es. meglio iPhone o Samsung ecc.) o che magari hanno a che vedere con la SEO locale (miglior ristorante di Bari; corso SEO a Roma ecc.).

3 Ricerche navigazionali

In questo caso l’utente cerca direttamente il brand (workshop Lofacciosito di Lofacciodigital... esempio a caso, eh!), vuoi perché lo ha conosciuto sui social, o perché gli è stato raccomandato col passaparola, o perché magari ha già acquistato e intende rinnovare la sua fiducia.

2022: servono ancora le keyword?

Posto che farò finta tu sappia cosa sono e come possiamo sceglierle, ti rispondo subito: sì, le keyword rivestono molta importanza nella creazione di testi SEO friendly.

Perché?

Le keyword servono agli utenti per capire subito se l’argomento dell’articolo è allineato con le proprie esigenze e aspettative, ma servono anche a Google per “capire e interpretare” l’argomento focus del tuo scritto. Ok che zio Google ha introdotto l’intelligenza artificiale dal RankBrain Google in poi, ma ha bisogno comunque delle keyword per capire al meglio le intenzioni di ricerca.

Quello che devi evitare, non mi stancherò ma di dirlo, è di forzare i testi, riempiendoli di keyword ovunque, perché ormai equivale al fare un autogol: penalizzazione assicurata (black hat SEO, non è una parolaccia, ma la SEO sporca e negativa!).

5 modi per creare i tuoi testi SEO friendly

1 Pertinenza e keyword

Ormai lo avrai capito, senza keyword e intento di ricerca farai ben poco. Quindi studia bene questa parte, e non dare per scontato che se hai Instagram stai bene così: è un errore gravissimo se vuoi fare business seriamente.

2 Crea un piano editoriale

Il piano editoriale del blog è una traccia di partenza molto importante, perché racchiude tutta la strategia editoriale del tuo progetto. Infatti per creare il tuo ped (piano editoriale) si presuppone tu abbia:

  • fissato i tuoi obiettivi a breve e a lungo termine;
  • ragionato sul tuo target e creato le tue reader personas;
  • scelto macro aree e impostato le categorie del blog;
  • fatto la tua keyword research, con analisi intenti di ricerca.

Insomma, chi ha già il piano editoriale è davvero a metà dell’opera.

3 Cura la leggibilità

La lettura web è apparentemente la favorita degli utenti, ma la dura e cruda realtà è che in pochissimi leggono davvero. E, di questi pochi lettori, solo alcuni arriveranno a leggere tutto l’articolo. La maggior parte si soffermerà su introduzione e conclusione.

piano-editoriale-seo

Siamo tutti lettori distratti e veloci, abituati ad un mordi e fuggi generale, tra parole, frasi e racconti. I social ci bombardano costantemente, lo sai, quindi chi è “più facile” da leggere vincerà anche sul web.

Amarezza e tristezza cosmica a parte, cosa possiamo fare per agevolare i lettori? Semplice, curare la struttura dei testi attraverso:

  • frasi brevi;
  • tecnicismi solo se necessari, ma ben spiegati;
  • aria nei testi (no ai muri di parole);
  • cura della grammatica e della punteggiatura (mai scontato);
  • utilizza titoli e sottotitoli (i famosissimi H);
  • crea paragrafi e sottoparagrafi;
  • spazio alle immagini (possono essere evocative ma anche agevolare ad occhio la semplice lettura dei paragrafi).

4 Crea contenuti originali

So che è stato detto tutto o scritto tutto, di certo è un sì. Ma puoi sempre trovare il tuo modo, il tuo punto di vista, la tua storia tra le righe.

Non è l’argomento che deve per forza essere originale, quanto piuttosto il punto di vista da cui lo racconti. Ovviamente non dico di non osservare, anzi, devi essere sempre vigile e attenta, ma puoi semplicemente ispirarti, andando poi a migliorare, completare e a dare un taglio del tutto tuo alle cose.

scrivere-bene

Anche questo, come argomento è super trattato, ma io lo sto affrontando:

  • pensando al mio target;
  • alle informazioni che possono essere utili e pratiche per le nostre libere;
  • lasciando prima di tutto una base ed un approccio da cui partire.

5 Utilizza i link con consapevolezza

I link sono uno strumento bellissimo che abbiamo a disposizione per:

  • permettere all’utente di approfondire la tematica sia internamente (e sapientemente anche attraverso i nostri servizi), che esternamente (link esterni verso fonti autorevoli per Google);
  • consentire a Google di capire se anche il tuo sito merita di crescere in autorevolezza (in questo caso contano i backlink, cioè i siti che linkano al tuo per approfondire magari articoli ecc.).

A cosa servono i testi SEO friendly?

Spesso mi chiedi a cosa servono i testi SEO friendly e se devi “per forza” metterci la SEO. La risposta è:

se hai un blog legato alla tua attività professionale, sì, te lo consiglio, ma non come obbligo, come ulteriore possibilità.

Ci sono altre cose che puoi fare per rendere i tuoi testi scritti in ottica SEO, in questa sede abbiamo affrontato la base, ma posso dirti che già scrivendo dei contenuti:

  1. utili;
  2. pertinenti;
  3. tarati sul tuo target;

già sarai a buon punto!

contenuti-seo

Metterci la SEO nei tuoi articoli, vuol dire aggiungere luce: renderli più visibili in SERP. Ma anche più appetibili per chi fa delle ricerche su Google. Che poi intendiamoci, andresti comunque ad agevolare la lettura da chi ti arriva dal altri canali.

Insomma, il blog è un canale che ha delle potenzialità fantastiche a costi contenuti! Ah, e più i tuoi utenti ti premiano (in termini di visualizzazioni) più lo stesso Google ti premierà rendendoti più agevole la scalata verso la prima pagina.

Ti serve una mano a rilanciare il tuo blog? Contattaci subito e scopri come possiamo aiutarti!

Contenuti dell'articolo