Cos’è l’influencer marketing e come può aiutarti?

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Sei una libera professionista e ti piacerebbe anche diventare Influencer nel tuo settore? Se ancora non sai cos’è l’influencer marketing, allora non puoi perdere questa occasione.

Parlare di influencer marketing oggi è sempre più difficile: c’è ancora molta confusione su cosa voglia dire davvero lavorare sui social come influencer. Quali sono le regole, quali i vantaggi di questa professione?

Quello che è certo è che molti ci provano a caso, ma in pochi ci riescono davvero, perché senza strategia è difficile emergere.

Scopri cos’è l’influencer marketing in 3 step

L’influencer marketing consiste nello sfruttare la notorietà, e la presupposta capacità di influenzare un pubblico di seguaci (i follower), portandoli a contatto con determinati prodotti servizi, fino in qualche modo a trasformare il suggerimento in vendita vera e propria. Per capire cos’è l’Influencer marketing pensiamo tutti ai numeri stratosferici della Ferragni, ma devi sapere che spesso basta avere una fetta molto più piccola di follower (micro influencer), purché realmente interessati e fidelizzati.

Naturalmente, all’inizio c’erano pratiche poco consone per diventarlo, ma ormai sappi che non si diventa Influencer dall’oggi al domani, magari acquistando milioni di follower finti. Occorre piuttosto agire strategicamente, fino a porsi come “leader” in quel settore.

1 Organizza la tua strategia social

Non lasciare le cose al caso, perché non otterresti i risultati sperati. Come sempre il consiglio è quello di strutturare la propria comunicazione:

  • scegli i canali migliori (non è detto tu debba essere presente ovunque, anzi) per parlare della tua attività. Instagram in particolare, è considerato il social degli Influencer per eccellenza, anche se qualcosa sta cambiando, quindi è bene cavalcare l’onda prima possibile
  • crea un piano editoriale
  • parla al tuo target scegliendo il tono di voce che lo coinvolga e rispecchi di più
  • fai storytelling (come fare storytelling)
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Come diventare Influencer

2 Persona non personaggio

Come ti dicevo, le cose stanno cambiando e i famosi follower ci mettono un secondo a dirti ciaone se fiutano aria di finzione o forzature. A questo punto vale la pena esser vera, e te stessa. La gente è stufa dei personaggi, ma ama ancora le persone e, soprattutto, le storie che sono in grado di raccontare. Del resto è l’era dello storytelling, delle stories, ma anche della vita vera che scorre.

Ci piace sbirciare da quella finestra, soprattutto se seguiamo qualcuno in cui ci ritroviamo.

3 Scegli tu

Non perdere l’occasione per creare valore, e se un contenuto non risuona con te cambialo, se un prodotto non ti convince non promuoverlo, la vera differenza sta nello scegliere. Ci sono influencer improvvisati alla giornata, che accettano qualsiasi prodotto pure di “vabbè me lo regalano”, Ecco, tu sei una professionista, devi scegliere e puoi!

In cosa consiste a livello pratico una collaborazione?

Forse ti è già capitato di ricevere mille richieste in direct “spersonalizzate” che ti sanno proprio di finto e di inviato al mondo: bene, diffida di questo tipo di proposte di influencer marketing, perché non è valorizzante. Un’azienda che vuol collaborare seriamente con te potrebbe offrirti:

  • cambio merce– invio gratuito di un prodotto (o accesso ad un servizio: una call o un corso ecc.)- in cambio di post social
  • pagamento di una fee (si concorda il valore della prestazione, per tot. storie, post, reel ecc.

Devi sapere che chi effettua delle campagne di influ marketing, prima di contattarti, analizza il tuo profilo (per valutare i contenuti) e anche l‘engagement reale che da esso scaturisce, in modo tale da attuare una campagna promozionale vera e propria che porti a risultati misurabili.

Il “lo mando a tutti purché se ne parli” è il ragionamento base di campagne di influencer marketing massive, in quel caso i bassi costi giustificano tale scelta. Su alcuni prodotti funziona ancora.

Ti faccio l’esempio delle etichette adesive utilizzate per il materiale scolastico. Ogni anno, verso fine agosto, cominciano queste campagne di microinfluencer. Praticamente tutte le mamme su Instagram (esagero ovviamente) ne ricevono in cambio di storie o post. Quelle stesse mamme hanno sconti sugli acquisti, ne parlano con altre mamme e magari loro stesse effettuano un altro ordine a settembre.

Non dimenticare i veri datori di lavoro

Un influencer professionista, piccolo o grande che sia, non dovrebbe mai dimenticare chi sono i suoi veri datori di lavoro: i suoi follower.

Agire con etica, segnalando collaborazioni a pagamento, o in cambio merce, è fondamentale per non perdere la fiducia di chi ti segue. Le persone ormai riconoscono facilmente una campagna promozionale, non ha senso nasconderla, ma è bene segnalare quando si tratta di un contenuto sponsorizzato.

Non dimenticare la formazione

Sai quanto ci tengo a questo punto! Non credo nell’improvvisazione, credo nella propensione accompagnata e supportata dallo studio.

Come hai potuto leggere, questo argomento è particolarmente vasto e qualora volessi approfondire ci sono scuole specializzate come Digital Coach che offrono corsi per diventare Influencer.

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