Essere copywriter freelance oggi

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Agenzia vs. freelancer

Su questo Blog si parla spesso di libera professione, una scelta di lavoro ma anche di vita, un modus vivendi oltre che operandi, come piace dire a me. Su una cosa credo saremo tutti d’accordo: si tratta di un’impostazione mentale e d’animo diversa da quella del lavoro dipendente. Io, con questo primo articolo, vorrei dare il mio contributo all’argomento raccontandoti dell’ essere copywriter freelance, rispetto al lavoro da Copywriter D’Agenzia ( con il mio bel contratto a tempo indeterminato). Beh, il mio bel bagaglio di speranze, sogni, fragilità e incognite.

Essere copywriter per scelta, ma anche per destino

Innanzitutto, è bene dirti che il mio primo anno da libera professionista l’ho festeggiato da poco: lavoro in proprio da Settembre 2020 e sono mamma da Dicembre 2019. Voglio specificarlo perché questi due eventi sono per me strettamente collegati, un po’ per destino e per un po’ per volontà. Ora ti spiego meglio.

Mentre ero ancora in congedo di maternità, e mio figlio Dario aveva 5 mesi, ho dovuto dire addio al mio posto di lavoro “sicuro” nell’Agenzia in cui ero dipendente da 4 anni e che, dopo tanti stage a destra e a manca, aveva creduto in me, investendo sulla mia crescita professionale.

L’uragano della pandemia 2020 l’ha colpita duramente e non ha retto l’urto. Oggi, dopo quasi due anni, sappiamo quanto l’arrivo del Covid-19 abbia devastato la vita di tanti lavoratori, tra cui i 20 che lavoravano lì con me (ah, l’agenzia era di mio marito, ma questa è un’altra storia).

Ecco che, in quel momento di tristezza e paura, il destino mi ha portato ad ascoltare quella vocina che mi parlava nella testa da prima della gravidanza, sussurrandomi cose apparentemente folli tipo:
“E se ti mettessi in proprio, Sara?”. D’altro canto, avevo ormai raggiunto un bagaglio d’esperienza notevole, lavoravo in Agenzie di Comunicazione dal 2015, anno della Laurea Magistrale.

Mi fermo qui con il racconto del mio vissuto dal 2019 ad oggi, perché altrimenti ti racconterei una storia troppo lunga e che ho già scritto altrove. Volevo però darti queste informazioni sul mio conto per dirti che il salto nel vuoto della libera professione (da dipendente a freelance come fare il salto?), io, l’ho fatto in questo contesto.

Copy d’Agenzia, l’esperienza in… Palestra

Ho atteso che Dario crescesse un pochino e quando aveva 9/10 mesi mi sono buttata nella libera professione, grazie al fondamentale aiuto della nonna nel suo accudimento quotidiano, la mia adorata mamma.

Ora che sai a grandi linee quale sia stato il percorso che mi ha portato a far parte delle “libere”, come le chiamano Marika e le ragazze di #lofacciodigital, vengo al punto: cosa è cambiato?
Com’era essere Copywriter in Agenzia ieri e com’è essere Copywriter Freelance oggi?

Essere Copywriter in Agenzia – o perlomeno in un’agenzia non verticale su un solo specifico mercato – significava vivere sommersa da una cascata continua di stimoli differenti ogni giorno, lavorare su progetti appartenenti ai settori più disparati, con target business – to – business e business – to – consumer. Dai bulloni agli accessori moda, dai servizi di packaging alimentare alla cosmesi bio. Sì, proprio così.

Scrivere con Toni di Voce aziendali opposti, immergendosi in mari così distanti è stato per me un enorme allenamento mentale, ad oggi risorsa imprescindibile del mio essere Freelance. 

Cosa faccio oggi come copywriter freelance?

Oggi, come copywriter freelance, continuo a lavorare su settori diversi, proponendomi con servizi orizzontali, proprio perché provengo da una realtà estremamente eterogenea, che mi ha insegnato a farlo.

Servizi, dicevo. Eh, già: oltre ai settori diversi, anche le tipologie di copy richieste erano ogni giorno differenti (a volte anche ogni ora, in realtà!): dai siti web corporate alle brochure di prodotto, dalle newsletter ai company profile, dalle ADV cartacee ai Piani Editoriali social… E chi più ne ha, più ne metta. 🙂

La mia crescita

Respirare tutto questo senza una figura di Copywriter Senior a cui chiedere una supervisione, e quindi sporcandomi le mani senza ritegno ogni giorno, buttandomi, sbagliando tantissimo… Mi ha fatto tanto crescere. Mi ha fatto imparare, mi ha spronata a provare e riprovare… Con difficoltà, fatica ma anche gioia, soddisfazione, confronto.

Il confronto

Su quest’ultimo punto vorrei soffermarmi un altro po’: in Agenzia avevo la possibilità di confrontarmi con un team di lavoro pazzesco, con un Art che adoravo dal punto di vista umano e professionale, con una collega di scrivania più esperta di me per quanto riguarda le dinamiche interne a quel posto di lavoro, Project Manager che mi fissavano task e appuntamenti, che rispondevano al telefono quando il cliente chiamava, ma anche Account, Specialist ecc ecc. 

Vale la pena sottolinearlo, perché ha rappresentato un arricchimento incredibile per me sotto il profilo professionale e umano! Devo ammettere che come Freelance è l’aspetto per me più malinconico. Anche se, grazie al web, pur lavorando sola soletta nella stanzetta del mio appartamento, posso avere tanti confronti con altri professionisti anche oggi (grazie al cielo!).

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Anche tu hai un passato in agenzia? Raccontami la tua esperienza e se hai bisogno mi trovi sul mio sito Internet.

A presto con nuovi articoli.

Sara Camurri

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