Siamo libere professioniste e viviamo scrivendo e rispondendo ad e-mail tutto il giorno, ma lo sai che le tue e-mail inquinano? Che tu sia una social media manager, un’ infermiera, una consulente babywearing o una insegnante di yoga, so per certo che manderai un sacco di e-mail. Se poi fai parte di gruppi di lavoro, dove le mail vengono spedite ad ogni persona che fa parte del gruppo, e ci aggiungiamo le conferme di partecipazione a eventi online (video call zoom per esempio), allora le mail che invii, anche involontariamente, sono più di quanto credi.
Ma hai idea ti quanto possa impattare a livello ambientale l’invio di tutte quelle e-mail?

Pensavamo fossero ecologiche e invece le e-mail inquinano
Abbiamo pensato per tantissimo tempo che le mail fossero ecologiche, dato che ci evitavano l’uso di carta per scrivere il messaggio (e, se si evitava la stampa della mail all’arrivo, ci evitava l’uso di carta anche dopo), il trasporto per far giungere il messaggio al nostro destinatario e quindi le abbiamo usate come fossero aria. E invece l’aria la inquinavamo lo stesso e pure parecchio.
Una e-mail senza allegati ha la stessa impronta di carbonio (la stima delle emissioni di gas serra di un prodotto) di un sacchetto di plastica, cioè 10 grammi di anidride carbonica. E se pensi alla quantità di mail che inviamo, volontariamente e non, ti renderai conto di quanti sacchetti “produciamo” ogni giorno solo con la nostra posta elettronica. Se poi vuoi guardare in grande, prova anche a pensare ad una grande azienda: quante comunicazioni al giorno si inviano?
Un’azienda con un centinaio di dipendenti che inviano mail, produce tanta Co2 come 13 viaggi aerei andata e ritorno Parigi – New York.

Ma come fa una semplice e-mail ad inquinare così tanto?
Le e-mail inquinano tanto perché per scriverla dobbiamo:
- utilizzare la corrente elettrica per tenere il computer acceso (elettricità prodotto consumando risorse come gas o petrolio);
- poi la stessa e-mail passa attraverso diversi server che anche loro funzionano tramite corrente, quindi consumando altro gas o petrolio.
Non è quindi la e-mail in sé ad inquinare, ma tutti i passaggi che deve fare per passare dalla tua casella di posta elettronica a quella del destinatario, più quelli che fa per rimanere nei server quando la teniamo nella mail box.

7 step per inquinare meno con le tue e-mail
Ci sono diverse cose che puoi fare per essere meno impattante con le tue comunicazioni elettroniche, eccone 7 facili facili:
- prima di tutto, una regola che dovrebbe valere sempre: pensa bene quando scrivi e rileggi prima di inviare. In questo modo eviterai di dover inviare nuove mail con correzioni;
- poi evita l’utilizzo del CC (copia conoscenza) per inoltrare le mail ad altri indirizzi, ovviamente se non è strettamente necessario;
- ricorda gli allegati per evitare, anche qui, il rinvio di nuove e-mail
- se devi inviare foto, che siano sempre in bassa risoluzione in modo che abbiano un “peso” inferiore e quindi un consumo di risorse ridotto
- un’altra cosa che potresti fare è evitare di iscriverti ad OGNI newsletter (ed è bene cancellare l’iscrizione a quelle che non interessano più). Approfondisci l’argomento sull’ inquinamento digitale;
- ultima cosa molto importante è prendere l’abitudine di svuotare la mail box dalle comunicazioni superflue, e quindi ricorda di svuotare il cestino molto spesso. In questo modo eviti che inutili e-mail rimangano sui server che, per tenerle lì a macerare, consumano energia.
- E ricordati di attivare un filtro anti spam che eviti che ti raggiungano mail completamente inutili. 2 piccioni con una fava!

Meno e-mail, più chiacchiere
I modi per ridurre l’impatto derivante dall’invio di decine di e-mail inutili sono diversi, piano piano cerca di farli diventare la quotidianità e vedrai che anche ricevere meno posta elettronica ti farà sentire meglio e scommetto anche più libera. Per imparare a scrivere meno ma in modo più efficace prova a seguire uno dei nostri workshop, sono sicura che riuscirai a capire anche tu che… less is more. Fammi sapere!