La risposta è semplice: perché essere una libera professionista al giorno d’oggi vuol dire promuovere se stesse, come se fossimo un brand (mai sentito parlare di “personal branding”?). E per avere una marca personale riconoscibile serve un’identità visiva chiara, che sia in linea con i valori tuoi e del tuo business, e che valorizzi la tua persona. Da dove si parte? Da una consulenza d’immagine.
Marca personale e identità visiva: non solo logo, sito web e canali Social
Quando si decide di intraprendere una carriera da freelance si arriva al punto in cui ci si sente pronte per creare un proprio logo, una propria pagina Social o un proprio sito web (piccola guida WordPress per principianti), che possano rappresentare e raccontare al meglio il proprio business. E che abbiano una continuità cromatica.
Si inizia quindi a parlare della famosa palette colori del proprio brand (sai cos’è l’immagine coordinata?). E qui, solitamente, nella scelta dei colori del proprio marchio personale si prendono tre strade diverse e si scelgono i colori:
- a sentimento, in base cioè al mero gusto personale, senza considerare che cosa comunicano;
- in base a cosa comunicano, ma senza tenere conto del loro effetto sul nostro viso;
- consapevolmente: colori, quindi, che rispecchiano e comunicano i valori della nostra marca personale…senza dimenticare che al centro del nostro brand ci siamo noi e la valorizzazione della nostra persona.
In questo caso si viene a creare un’identità visiva forte, coerente con noi stesse, il nostro business e tutto ciò che vogliamo comunicare agli altri.

La consulenza d’immagine per libere professioniste si inserisce qui: quando si realizza, cioè, che tutto parte dalla valorizzazione di noi stesse.
Il punto di base della consulenza di immagine per Libere? L’analisi del colore
Lo step base da cui partire è una sessione di Armocromia, per capire innanzi tutto quali colori sono in armonia con il nostro mix cromatico occhi/pelle/capelli. Dopodiché, insieme al consulente d’immagine, si può ragionare su quale strategia d’immagine mettere in atto per la propria identità visiva:
- Utilizzare solo ed esclusivamente colori amici, selezionando quelli più idonei a comunicare i valori propri e del proprio personal brand: il risultato sarà un’armonizzazione naturale del volto;
- Sfruttare il diverso messaggio comunicativo delle armonie cromatiche;
- Puntare tutto sul potere comunicativo dei colori, anche non appartenenti alla propria palette, ma che rappresentano appieno noi stesse e il nostro brand;
- Optare per un mix delle strategie precedenti;
Insomma, se si considera la varietà delle strategie d’immagine che possono essere messe in atto, unitamente al fatto che ogni persona (e quindi ogni marca personale) è unica, è chiaro che la sessione di Analisi del Colore sarà molto di più di un mero “scopri a quale stagione cromatica appartieni”. Per questo a me piace definirla Armocromia Consapevole.
E POI COME SI PROCEDE CON LA CONSULENZA D’IMMAGINE?
Dipende. Risposta vaga per eccellenza.
Ci sono casi in cui ci si sente già pienamente soddisfatte con l’identificazione dei colori da utilizzare per la propria identità visiva.
In altri casi, si fa largo invece il bisogno di capire in quale altri modi si può valorizzare la propria immagine, soprattutto se nella strategia di comunicazione della propria marca personale si decide di mostrare costantemente il proprio viso o il proprio corpo.

Se ci si pensa, spesso è il volto ad essere in primo piano: pensiamo ai selfie, alle storie parlate su Instagram, alle fotografie di branding ritrattistiche…
Altre volte si decide, invece, comunicare il proprio marchio mostrandosi a figura intera, magari proprio in relazione alla tipologia di servizio che offriamo (mi viene in mente, per esempio, un’insegnante di yoga, un’osteopata…).
In entrambe le situazioni, si può ricorrere all’aiuto del consulente d’immagine per un’analisi di:
- acconciatura e Visagismo: studio della forma del viso e di come armonizzarlo/caratterizzarlo con tagli di capelli, colorazioni, accessori.
- Forma del corpo e stile di abbigliamento: identificazione e valorizzazione della morfologia del corpo, consigli sui tessuti da utilizzare, analisi dello stile di abbigliamento attuale e desiderato (ci sono vari metodi di analisi dello stile, io trovo molto efficace l’interpretazione e l’espressione dello stile personale mediante l’utilizzo degli archetipi di divinità femminili che dialogano nella nostra psiche).

Ovviamente, tutte le analisi saranno sempre svolte tenendo conto degli obiettivi di comunicazione e dei valori che vogliono essere portati con il proprio personal brand.
Quando fare una consulenza d’immagine se sei libera professionista?
Personalmente, consiglio un percorso/sessione di consulenza d’immagine prima della creazione del logo/sito web e prima di un servizio fotografico di branding, in modo da avere le idee chiare nel momento in cui ci si mette in contatto con i relativi professionisti del settore (grafici, web designer, fotografi).
Oppure, nel momento in cui si decide di fare rebranding.
DOMANDE, DOMANDE E ANCORA DOMANDE
Prima di affrontare ognuna di queste fasi, è importantissimo che il consulente d’immagine che hai scelto ti sottoponga una serie di questionari per conoscere te, il tuo brand, i servizi/prodotti che offri, i tuoi obiettivi di comunicazione attraverso l’immagine, le abitudini e i tuoi desideri in termini di:
- utilizzo del colore;
- abbigliamento;
- cura della persona;
- make-up.
Sono tutte informazioni necessarie al consulente d’immagine per potere valorizzare al meglio la tua persona e la marca personale.
E anche tu dovrai assolutamente chiedere, porre domande su tutto ciò che non ti è chiaro, perché l’obiettivo della consulenza d’immagine è quello di darti gli strumenti necessari per riuscire ad effettuare in autonomia le migliori scelte per la tua comunicazione attraverso l’immagine.

E ricordati che non esistono imposizioni, scelte giuste o sbagliate in assoluto. Se ti rendi conto che qualche consiglio non fa proprio per te, è necessario farlo presente al consulente d’immagine. Si troverà un’altra strada a te più affine e congeniale per perseguire lo stesso risultato. Che ne dici?
Hai capito perché marca personale e consulenza d’immagine servono anche alle libere professioniste? Fammi sapere cosa ne pensi!