C’è chi sostiene che Facebook sia morto. Chi, invece, che Instagram non sia un social adatto a promuovere business. La verità è che devi scegliere il canale su cui stare in base a dove è il tuo potenziale pubblico (o una parte di esso). E spesso far collaborare Facebook e Instagram è la soluzione vincente. Allora perché non pubblicare gli stessi contenuti su Instagram e Facebook? Condividere post da Facebook a Instagram in realtà non è una soluzione ottimale, continua a leggere e capirai meglio.
Vuoi condividere post da Facebook a Instagram? Ragioniamo sul target!
Ti porto subito un esempio, che arriva dalla mia esperienza. Ero e-commerce manager di un sito che vendeva arredo outdoor di gamma medio alta. Il target, per l’età, era principalmente su Facebook. Ma su Instagram avevamo trovato una community molto attiva di amanti del bbq ed è lì che abbiamo deciso di concentrare le forze per questi prodotti.
La distribuzione del target è uno dei motivi per cui devi valutare bene se usare solo Instagram, solo Facebook o entrambe le piattaforme (necessiti di una strategia digitale? Contatta lofacciodigital per saperne di più).
Se decidi di usarle entrambe, però, continua a leggere questo articolo e prendi nota: ti sto per spiegare perché non devi pubblicare gli stessi contenuti identici su Facebook e su Instagram.

Perché non pubblicare gli stessi contenuti?
Condividere post da Facebook a Instagram può sembrare un risparmio di tempo e di energie, ma a lungo andare non è una strategia sempre vincente. Ecco perché non pubblicare gli stessi contenuti su Instagram e Facebook: i motivi sono molto semplici e li ho raccolti in quattro punti chiave per te!
- Facebook e Instagram sono social che nascono per motivi molto diversi
- gli hashtag ad esempio, non funzionano allo stesso modo;
- le immagini hanno scopi e formati diversi;
- il testo è importante, ma non allo stesso modo;
- le persone presenti sui due social sono diverse.
Approfondiamo punto per punto questo elenco.
Punto 1: Facebook e Instagram sono social che nascono per motivi molto diversi
Facebook approda in Italia nell’ottobre 2009 ed è nel 2012 che Zuckerberg decide di impossessarsi anche di Instagram. Ti sei mai chiesta perché? Instagram offriva – e offre tutt’oggi!- un’esperienza molto diversa da quella di Facebook.
Instagram è un social principalmente visual, in cui i contenuti che si condividono principalmente sono immagini e video. Secondo le rivelazioni degli ultimi mesi, questo social diventerà soprattutto un social media dedicato a video, reels e post particolarmente belli graficamente. Vuole regalare agli utenti un’esperienza immersiva all’interno del proprio smartphone, che è l’unico vero strumento che permette di sfruttare tutte le funzionalità di questo social

Facebook nasce principalmente come una piattaforma online per rimanere in contatto con i propri amici e conoscenti e condividere le proprie opinioni (A cosa stai pensando?). Dunque, ha una funzione principalmente informativa, confermata poi dagli sviluppi che hanno favorito la condivisione di notizie (e la conseguente lotta alle fake news), e dalle varie funzioni che man mano Meta mette in atto per favorire l’interazione umana in un ambiente digitale (ad esempio, pensa a Messenger, agli Avatar, all’integrazione con Oculus, o anche semplicemente alle notifiche che ti permette di condividere se ti trovi in prossimità di zone che subiscono calamità naturali). Soprattutto al giorno d’oggi, Facebook viene usato come se fosse un motore di ricerca, in cui anche i gruppi hanno un valore estremamente alto.
Certo, negli ultimi anni Meta ha sviluppato molte integrazioni fra i due social, ma se ci fai caso, continuano ad avere due scopi molto, molto diversi.
Punto 2: Gli hashtag non funzionano allo stesso modo
In una delle integrazioni di cui ti parlavo una manciata di righe fa, Meta ha implementato il cross posting, ossia la possibilità di condividere in automatico un contenuto da Instagram a Facebook. L’hai già usata, vero? È assolutamente normale, non ti giudico, anche perché indubbiamente è una funzionalità molto comoda:
il cross posting ti permette di pubblicare lo stesso post, in contemporanea, su più profili e su più piattaforme.
Ma allora qual è il problema?

Il problema è che le didascalie che scriviamo per i post di Instagram contengono degli hashtag, che sono fondamentali per cercare di raggiungere più persone possibili con il nostro post (a tal proposito: ha ancora senso programmare i post di Instagram?) . Nel testo possiamo aggiungere fino ad un massimo di 30 hashtag, il che ci fa comprendere quanto sia effettivamente importante il loro utilizzo.
Ma gli hashtag funzionano anche su Facebook?
La risposta è no. O comunque, non hanno lo stesso scopo o lo stesso valore.
Gli # che su Instagram influenzano il numero di persone che possono vedere il tuo post (se hai un account pubblico ovviamente), non ti consentono di raggiungere più persone di Facebook, anzi! In questo senso, su Facebook la loro presenza è completamente inutile. Al massimo, puoi usare tre o quattro hashtag per etichettare uno specifico argomento, un po’ come succede su Twitter o LinkedIn (ottenendo comunque un risultato molto diverso!) .
Cosa fare dunque?
Le cose sono due: se utilizzi i social in maniera professionale e usi il cross posting da mobile, appena pubblichi un post da Instagram a Facebook, sali su FB e cancella gli #, sistema il testo modificando frasi tipo “scrivimi in DM” in “contattami su Messenger o WhatsApp” e controlla che gli eventuali tag/citazioni che hai inserito funzionino anche lì.

Se usi la modalità cross posting da Meta Business Suite, ti faccio notare che la piattaforma ti da la possibilità di modificare il testo per i due posizionamenti, per cui sfrutta questa risorsa per diversificare il tipo di contenuto testuale.
Punto 3: Le immagini hanno scopi e formati diversi
Ti sei mai chiesta quale sia il formato giusto di pubblicare le immagini su Facebook o su Instagram? Oppure, hai notato che, a volte, succede che uno dei due social pubblica la foto in un formato diverso rispetto a quello che avresti voluto?
I formati che vanno bene su Facebook e Instagram non sono proprio gli stessi. E, per i formati che vanno bene su entrambe le piattaforme social, non è detto che siano ugualmente performanti.
Se hai letto le ultime news, Instagram diventerà presto un social in formato 9:16 (come le storie, per intenderci). Questa tendenza non seguirà, al momento, Facebook. Su Facebook i contenuti più performanti rimangono ancora il portrait (1080×1350 pixel) e, perché no, i formati album, che permettono di raccogliere le foto come se fossero i caroselli di Instagram. Il formato 9:16 che è in roll out (cioè in fase di test) su Instagram è il formato più immersivo in assoluto, poiché occupa l’intero schermo dello smartphone. L’immersività in questo senso, in questo momento non è importante per Facebook, che rimane principalmente un social a cui ci colleghiamo da PC.
Punto 4: Il testo su Instagram ha sempre meno valore
O meglio, questo social gli dedica sempre meno importanza, a favore di un’immagine o un video di forte impatto e che occupi tutto lo schermo.
Su Facebook, la didascalia è ancora il punto di forza dei post. Il limite di testo è di 63.206 caratteri (versus i 2200 di Instagram), e al suo interno si possono inserire anche i link cliccabili che rimandano, ad esempio, ad un sito web o ad un video YouTube. Ovviamente, non ti consiglio di utilizzare tutti i sessantamila-e-passa caratteri quando pubblichi un post su Facebook, ma questo numero dovrebbe farti capire l’importanza del testo che Meta dà alle due piattaforme!

“Ma quindi mi stai dicendo che il tempo che impiego per scrivere la caption di un post su Instagram è tempo perso?”
Assolutamente no! La caption di Instagram è importante per integrare il contenuto visivo e, a mio parere, è un ottimo modo farci conoscere, spiegare alcuni concetti o per spunti e approfondimenti.
Ma non è il contenuto principale con cui gli utenti di Instagram interagiscono: preferiscono di gran lunga guardare un reel – magari con i sottotitoli, una serie di 8/10 stories o, ancora, scorrere dieci slide di carosello, piuttosto che leggere una didascalia di 2200 caratteri.
Punto 5: Le persone presenti sui due social sono diverse
Tua mamma è su Facebook o su Instagram?
Tua sorella minore? Tua figlia?
Come usano questi social?
Se ci fai caso, sono poche le persone che utilizzano attivamente sia Facebook che Instagram e il motivo principale è quello che trovi al punto 1.
Se decidi di usare Instagram professionalmente e ti sta dando qualche risultato con il tipo di post che pubblichi, non è detto che riceverai lo stesso risultato su Facebook. E questo perché:
- chi è su Instagram, difficilmente è anche su Facebook;
- se chi è su Instagram usa attivamente anche Facebook, trascorre il tempo sui due social in maniera diversa e, pertanto, è in cerca di contenuti diversi.

Su quest’ultimo punto potrei scrivere altre 1200 parole: è un argomento che mi appassiona talmente tanto da aver deviato la mia professione da social media manager a digital strategist (a proposito corri sul mio sito). Ho deciso di metterlo per ultimo non perché sia il meno importante, anzi: in realtà a livello di strategia di marketing questo è il punto iniziale. L’ho messo qui, alla fine dell’articolo, perché mi piacerebbe lasciarti con uno spunto di riflessione. E, se ti va, puoi raccontarmi il tuo parere scrivendo a lofacciodigital@gmail.com
Al prossimo articolo!