Cosa non deve mancare nella tua bio di Instagram

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Vuoi ottimizzare la tua bio di Instagram per essere riconoscibile e per una comunicazione efficace? Quando, solo qualche anno fa, ci presentavamo a qualcuno in veste di professioniste, tiravamo fuori dal portafogli un bel biglietto da visita con nome, cognome, indirizzo, cellulare, email, il job title e il nostro logo. Chi più chi meno, era questa la trafila quando si faceva “networking” con altri professionisti o con potenziali clienti.

Oggi invece, quando incontriamo qualcuno che vuole sapere cosa facciamo di lavoro o vuole conoscere la nostra attività, la prima cosa che chiede è “come ti trovo su Instagram?” e anche noi facciamo lo stesso.

Diventa quindi indispensabile avere un “biglietto da visita” digitale (il nostro profilo Instagram) sempre ottimizzato partendo da 6 elementi fondamentali che compongono la nostra vetrina: foto profilo, nome utente, nome (che è diverso dal nome utente chiaramente), biografia, link in bio e storie in evidenza. Tutto ciò per creare una bio di Instagram performante ma soprattutto chiara!

Cos’è la bio di Instagram?

La bio di Instagram non è altro che la tua biografia che accoglie le persone sul tuo profilo: ossia una serie di informazioni che fanno capire chi sei e cosa fai.

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Se, dunque, il tuo profilo è legato alla tua attività professionale, devi cercare di sfruttare tutti gli elementi presenti già nelle bio di Instagram, per creare i presupposti per una comunicazione efficace e chiara e magari una comunicazione inclusiva.

Il mio primo consiglio è proprio la semplicità: inizia dalle informazioni semplici ed essenziali e poi via via ci puoi giocare… vediamo insieme come!

Ottimizzare la foto profilo

Rispetto ai cartacei biglietti da visita, dove la foto non è sempre utilizzata (o comunque è una cosa recente), nella tua bio di Instagram la prima cosa che salta all’occhio è la foto profilo.

Come la ottimizziamo?

  • usiamo una nostra foto in primo piano o mezzo busto (la foto profilo non è zoomabile e il rischio è di non capire chi tu sia se la foto è troppo lontana);
  • usiamo una foto professionale o che comunque sia in linea con il nostro personal brand;
  • la foto deve avere uno sfondo libero, così da non perdere il focus sul volto quindi via al bianco o ad uno dei colori della nostra palette (puoi scontornare la tua foto con Canva e mettere il colore che preferisci);
  • no a paesaggi, foto sfocate, loghi (a meno che non siate un grosso brand riconoscibile attraverso il logo).

In questo modo, tutti quelli che ti vedranno per la prima volta sapranno che faccia hai, quando ti vedranno nelle storie sapranno già che sei tu e diventerai per loro riconoscibile.

Nome e nome utente: come li scelgo?

Con il nome e il nome utente apriamo un bel capitolo.

Partiamo dallo spiegare che:

  1. il nome utente è quello dopo la @ che usiamo per taggare le persone nelle storie e nei post ed è quello con il quale veniamo riconosciute.
  2. Il nome invece è quella striscia in grassetto sopra la bio dove di solito sarebbe opportuno inserire il nome e il job title.

Il nome utente di Instagram

È quindi importante che il nome utente abbia delle caratteristiche:

  • se siamo un’attività commerciale riconosciuta con quel nome, quello diventerà il nostro nome utente,
  • se abbiamo un personal brand “nome e cognome” possiamo sfruttare appunto nome e cognome oppure nome e attività o anche solo il nome dell’attività se è riconoscibile come nostra.
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Possiamo dire che usare nome e cognome è più “difficile” perché nel 2023, con i milioni di profili presenti, è facile non trovare la propria quadra e quindi dover puntare ad altro (il mio Veronica Colombo è già presente in ogni forma possibile ed inimmaginabile e ho optato per altro).

Il nome utente è ricercabile su Instagram, quindi usiamo quello che le persone ricercherebbero se volessero entrare in contatto con noi.

Il nome

Passando invece al nome, vale la stessa cosa: è ricercabile! E questa è un’ottima notizia per noi perché nei circa 60 caratteri a nostra disposizione (prima erano la metà e non si poteva scrivere molto), oltre al nostro nome (è importante che le persone sappiano a chi si stanno rivolgendo), possiamo aggiungere le parole chiave della nostra attività.

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Ti faccio un esempio. Noi di Lofacciodigital ci occupiamo di comunicazione e siti web quindi nel nome abbiamo sfruttato le parole chiave di quello che facciamo.

Ultima tips: se hai un’attività local, utilizza il nome per mettere la tua zona così, chi ricerca una massaggiatrice a Orvieto, se tu hai usato “Isabella – Massaggi ayurveda – Manicure – Orvieto” ti può trovare.

Cosa non deve mancare nella nostra bio?

Eccoci arrivate alla parte centrale del nostro “biglietto da visita digitale”: la biografia. Questa è la parte che più mette in difficoltà per 2 ragioni: ha soli 150 caratteri e dobbiamo dire tutto. Ed è la più importante!

Come fare?

Innanzitutto quali cose dobbiamo dire nella bio:

  • cosa facciamo
  • come lo facciamo
  • perché mi devono scegliere
  • call to action finale

Il tutto in 150 caratteri compresi di emoji. Praticamente una missione impossibile.

Ma dobbiamo farla diventare possibile perché abbiamo solo quello a disposizione.

Sfrutta quindi il cosa fai e il come lo fai nella stessa frase raccontando con il tuo tono di voce la tua mission. Usa frasi brevi dove dai del tu e usi verbi attivi. O ancora meglio una bella frase ad effetto che faccia capire in pochissimi caratteri lo stile del tuo brand. (Qui qualche esempio: @vanessavim_socialstrategist oppure @federicaometti)

Poi sfrutta una riga per dire qual è la differenza tra te e i tuoi competitor, perché una persona che atterra sul tuo profilo dovrebbe scegliere te anziché un’altra persona, qual è il tuo più grande punto di forza?

E alla fine una call to action, una chiamata all’azione per portare l’utente a fare qualcosa (di solito cliccare il link in bio di cui parliamo poco sotto). Anche la call to action deve essere onesta e diretta e promettere quello che troveranno cliccando.

Quindi sbizzarrisciti, prova, chiedi consiglio alla tua audience e ricorda una cosa importante: la bio non è scritta nella pietra e puoi cambiarla quando non la senti più tua.

Un consiglio per la tua bio Instagram

La bio di Instagram è spesso uno scoglio importante da superare, perché la verità è che in pochissime righe dobbiamo farci scegliere. Puoi però attingere dalla grande biblioteca di “bio” che è Instagram.

Parti dai tuoi competitor e guarda le loro bio:

  • Cosa ti piace?
  • Cosa no?
  • In cosa ti rispecchi?
  • Cosa proprio non vorresti vedere?

E passa poi a profili al di fuori del tuo campo perché lì troverai ancora più ispirazione.

Diversamente, un esercizio che può aiutarti a tirare fuori parole chiave e frasi ad hoc per la tua bio è questo: prendi carta e penna e rispondi a queste domande:

  • Come puoi cambiare in meglio la vita di chi ti segue/capita sul tuo profilo?
  • Che parole useresti per descrivere il tuo brand? 5 parole, 5 aggettivi.
  • A quale bisogno rispondi con i tuoi servizi?

E parti da qui.

Link in bio

Il famoso “link in bio” che leggiamo sempre nei post e sentiamo nominare nelle storie, altro non è che il link che si trova sotto la bio vera e propria e che rimanda… rimanda dove?

Qui la scelta è tua: un sito web, un “accorpatore” di link (un link dove all’interno si trova una lista di link importanti per la tua attività), una landing page, un link specifico.

È importante che il link funzioni e sia inerente la tua attività, mi raccomando, verifica sempre che i link portino le persone proprio dove vuoi tu!

Storie in evidenza: il prolungamento della bio

Le storie in evidenza cosa c’entrano con la bio? C’entrano e pure parecchio perché, come abbiamo detto sopra, la nostra bio può contenere solo 150 caratteri, e noi dobbiamo metterci tutte noi stesse.

Ovviamente è difficile, ma le storie in evidenza sono lì, subito sotto e, se usate correttamente, diventano un prolungamento della nostra piccola bio.

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Quindi il consiglio è quello di mettere poche storie in evidenza, ma buone:

  • chi sono dove raccontare, guarda un po’, chi sei, qual è la tua attività, perché l’hai scelta, mission, vision (mission e vision: per saperne di più);
  • servizi: non dimentichiamoci che chi arriva non sa cosa vendiamo. Diciamoglielo.
  • feedback: le recensioni sono importantissime. Se la gente parla bene di te ti scelgo più facilmente.

E poi gruppi di storie che riportano le cose più importanti della vostra attività. Non mettiamone troppe, 7-8 al massimo e al loro interno non più di 10/20. L’attenzione è bassa e il rischio è che vengano ignorate.

Sei pronta a spaccare?

Tutto quello che c’era da sapere su bio & Co. è qui sopra. Adesso tocca a te ottimizzare il tuo profilo nel migliore dei modi, se poi vuoi approfondire corri ad iscriverti al nostro Workshop Instagram: LofaccioInstagram, o contattaci per maggiori informazioni.

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