Libere Super Woow #3: artigianato online a prova di Libera

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Non so se anche tu ti stai appassionando alla rubrica di interviste Libere Super Woow: te lo dico, io sì! È uno spazio che mi motiva e mi spinge a fare sempre meglio, se è la prima volta che atterri qui ti consiglio di recuperare anche l’intervista di Giovina e di Khadija la coach olistica, e di lasciarti ispirare dalle loro storie. oggi ci dedichiamo all’artigianato online, e non solo, il tutto sempre a “prova di Libera”!

Ti starai chiedendo che cosa accomuna le donne che contribuiscono a creare questo spazio, sicuramente l’apertura di una P.IVA, ma anche la determinazione e il desiderio di modellare la propria vita professionale in totale autonomia.

È proprio con la capacità di plasmare la materia che ha a che fare la nostra ospite di oggi: Sara Primitivo. Sara è una creativa salentina che dopo un lungo percorso di sperimentazione personale e professionale ha deciso di atterrare nel mondo delle libere proprio attraverso l’artigianato online e anche offline. Laureata all’Accademia delle Belle Arti di Lecce per il settore grafico, oggi è founder di MANILAB creative space, e noi non vediamo l’ora di saperne di più sulla sua storia.

Le frontiere dell’artigianato online anche sui social: conosciamo meglio Sara!

1 Ciao Sara! Dicci un po’: da quando sei libera e in che campo?

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Ciao Serena, innanzitutto grazie per l’interesse per MANILAB e per avermi dato spazio qui a LoFaccioDigital. MANILAB creative space è un contenitore a colori dove sperimentare e creare insieme il regalo perfetto per ogni occasione. Un contenitore in cui mi diverto a lavorare con ceramica, illustrazioni, stampe su stoffa e molto altro ma soprattutto un luogo prezioso in cui ritrovo me stessa. Il mio spazio creativo si trova nei pressi di Castro, una località turistica molto nota per chi ha avuto modo di conoscere il Salento. Sono ufficialmente libera da qualche mese, fine marzo 2022.

2 Come sei arrivata a questa scelta, che esperienze precedenti hai fatto che ti hanno condotta a questa scelta?

È stato un percorso lungo, lunghissimo, probabilmente partito da un ricordo d’infanzia legato al piacere di giocare con la creta in un laboratorio organizzato da Agostino, artista, poeta e maestro cartapestaio del mio paese d’origine. Ricordo ancora l’odore di tutto e l’emozione legata al piacere di creare. Dopo un bel po’ di anni ho ritrovato nel percorso studi dell’Accademia un corso di scultura che mi piacque molto ma non tanto da lasciare traccia per il futuro, anzi addirittura pensai che non fosse la mia strada poiché non avevo una formazione artistica alle spalle come molti altri miei colleghi (ho frequentato il liceo pedagogico!). Conclusa l’Accademia iniziai a muovere i primi passi nel mondo della grafica pubblicitaria, subito dopo in cerca di una stabilità economica ho lavorato per qualche anno in un negozio di ceramica dove dipingevo live di fronte al cliente tele personalizzate all’interno di un format creativo che ha ideato il proprietario di questo laboratorio. Poco prima della chiusura per COVID provai a frequentare un corso di ceramica a Lecce ma anche questo corso rimase incompiuto, lasciai dopo la seconda lezione. A luglio del 2020 decisi di licenziarmi, una scelta sicuramente sofferta ma cresceva in me la voglia di creare qualcosa di mio e passo dopo passo, errore dopo errore, ho cercato di seguire il mio istinto fino a partorire MANILAB.

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3 È vero che in Italia il numero di p. iva è cresciuto negli anni come ci dicono i dati, ma è anche vero che non si tratta quasi mai di una scelta facile. Perché nel tuo caso?

No, non è stata una scelta facile, ma sono convinta che tutto arriva nel momento giusto. Quando comprai il primo pacco d’argilla non sapevo che poco dopo avrei percorso una nuova strada che mi avrebbe fatto diventare “libera”. Non è stato facile probabilmente anche perché prima di arrivare ad aprire la partita iva, dovevo maturare anch’io l’idea che era arrivato il momento giusto per farlo e se mi guardo indietro e ripenso al primo giorno in cui ho iniziato a plasmare qualcosa con le mie mani, mai avrei immaginato che da quel giorno in poi sarebbe diventata una costante. È iniziato per gioco o meglio è iniziata senza aspettative altissime ma poi si è rivelata la scelta che a oggi mi sta regalando più soddisfazioni.

La p. iva in qualche modo ti mette davanti a delle responsabilità con te stessa, ti impone di fare delle scelte, di imparare a fare i conti, di poter strutturare tempi e modi in totale autonomia. Tutto questo però per me è stato secondario – non meno importante – rispetto alla necessità principale che avevo di comprendere se quella fosse realmente la strada giusta per me e se fossi stata all’altezza di intraprendere e portare avanti tutto ciò.

Mi immagino psicodrammi quotidiani del tipo: incidenti di percorso nella lavorazione dei materiali, imprevisti last minute all’alba di una consegna, clienti non educati all’artigianalità che si aspettano di ottenere ciò che otterrebbero solo con un processo di lavorazione industriale, l’anticipo IVA sull’anno successivo e potrei continuare all’infinito.

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4 Con che spirito ti poni di fronte alla quotidianità della p. iva?

Ovviamente non pensando alla p. iva o meglio ancora: concentrandomi sul regalare emozioni al di là della p. iva! Nella mia quotidianità ci metto passione, dedizione e cerco di stupire attraverso i colori, le forme, le idee: MANILAB è tutto il mio tempo. La P.IVA è solo una possibilità che si ha per stare sul mercato e ciò implica pro e contro, come tutto nella vita. 

5 Hai dato vita a MANILAB difendendo questo tuo spazio di libertà con le unghie e con i denti, lo hai fatto in un piccolo paese del sud scommettendo su te stessa. Quali le principali difficoltà che hai incontrato?

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Le principali difficoltà sono state personali, cimentarmi in un mondo sconosciuto non è stato semplicissimo e tuttora è un continuo apprendere. Credere in me stessa era ed è l’unica cosa da fare, una sfida continua perché scopri ben presto sbattendoci anche i denti che nessuno lo farà al posto tuo – anche chi ti vuole più bene. Nel tempo ho ammorbidito quella parte di me troppo rigida che pretendeva precisione, livelli sempre altissimi e ho accettato anche di sbagliare. Ho scoperto che sbagliare mi avrebbe portato comunque alla conoscenza di ciò che volevo o non volevo fare, probabilmente con più lentezza, un passo alla volta ma è lì che ho capito cosa vuol dire davvero intraprendere la propria strada: è come portare in grembo una creatura, l’attesa è necessaria. Alla fine per migliorarsi c’è sempre tempo, l’idea di perfezione è illusoria altrimenti tutto è statico e non c’è evoluzione. E ho capito che io ho bisogno di evoluzione! Occuparsi di artigianato online è anche questo: evolversi sempre.

6 Cosa vuol dire nella tua quotidianità lavorativa avere un equilibrio? E come si inserisce in questo equilibrio la gestione dei canali online della tua attività che comunque oggi costituiscono un tassello fondamentale per la comunicazione di ogni piccola o grande realtà commerciale?

Cerco di programmare il mese a livello generale per quanto mi è possibile e poi in particolare mi soffermo sulla settimana. Nella gestione dei vari canali purtroppo non sono costante quanto con la programmazione perché tra i contro della p. iva c’è la necessità di dover gestire tutto in totale autonomia, e spesso capita di dover privilegiare la consegna imminente rispetto alla comunicazione online. In realtà, però, c’è un mezzo che utilizzo con più costanza, che mi dà ottimi risultati e feedback immediati ed è WhatsApp Business. È un canale che riesco a seguire in maniera più assidua rispetto a Instagram e Facebook, lì ho il mio shop online, pubblico costantemente i lavori che realizzo con relativi prezzi in modo da ottimizzare anche il tempo necessario per stare dietro alle richieste e poi evaderle nel più breve tempo possibile. Occuparsi di artigianato online non è semplice, impone tempo e cura.

7 Rincorrere il tempo, non riuscire a separare quello della vita lavorativa da quello della vita personale, averne di libero e pensare che lo stiamo sprecando non lavorando: il rapporto tra le libere e il tempo è spesso un problema. Ti ci rivedi in queste dinamiche? Com’è possibile trovare la quadra secondo la tua esperienza?

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A volte non si trova la quadra, ma va bene lo stesso! Mi rivedo perfettamente in queste dinamiche. Alcune volte ci sono scadenze da rispettare quindi si lavora di più ma poi fortunatamente si è libere in tutto. Se in più scegli un lavoro che ami nessun giorno è così pesante da essere insostenibile, e non c’è cosa più bella del riscontro del cliente o di vendere un tuo prodotto e vedere la soddisfazione negli occhi di chi lo acquista. Forse a questo proposito mi sento di aggiungere che vale la pena aprire una p. iva non perché qualcuno ce lo chiede, non perché magari risulta essere una scorciatoia fiscale per non essere assunti in forma dipendente ma perché realmente sentiamo nel profondo che quella è la nostra strada. O almeno una tra le tante! 

8 Idee, idee, idee, tra artigianato online e dal vivo. Come dare un ordine e non lasciare che la creatività (e il disordine) prenda il sopravvento? Che strumenti utilizzi per ricreare il tuo ordine mentale/fisico?

Sorrido perché da MANILAB c’è sempre tanto disordine, ma è un disordine creativo. Il giorno dopo cerco di far ordine perché giuro di non riconoscermi ma in qualche modo penso che faccia parte di me anche il disordine, come dalla noia vengono fuori idee brillanti, dagli errori soluzioni, anche il disordine è un passaggio. Per quanto riguarda le idee parto sempre da ciò che vorrei creare, cerco di capire se il prodotto ha possibilità di vendita, disegno per giorni su vari fogli la nuova creazione per fermare le idee, seguo sempre l’istinto e mi affido anche alla casualità o all’errore che poi diventa una caratteristica del prodotto stesso. Ogni tanto mi concedo qualche viaggio per stimolare la creatività e apprendere nuove cose in modo da ricreare nuovo disordine, soprattutto mentale e non perdere mai il ritmo (ride)!

9 Lo sconforto periodico, il “chi me l’ha fatta fare” dopo l’appuntamento col commercialista, il concorso alle poste che rimane sempre sulla scena pronto all’uso sono scenari noti a chi esercita la libera professione, soprattutto in questo periodo storico così complesso. Hai dei tuoi talismani personali per neutralizzare queste sensazioni da giornata NO?

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No, nessun talismano. Nessun percorso è più semplice di un altro, la differenza la fa la motivazione e la voglia di affrontare qualsiasi problema, se non si ha l’entusiasmo nessuna strada è percorribile per lungo tempo. Però ci penso perché così, a intuito, mi viene in mente solo un talismano che poi nemmeno funziona sempre, prova a immaginare (ride)!

10 Prima di lasciarci ti chiedo: se dovessi dare 3 consigli a una ragazza che ha in mente un’ottima idea e vuole lanciarsi con il paracadute nel mondo delle libere, cosa le diresti?

  • Il primo è racchiuso in una frase di Walt Disney che per me è diventata un mantra: “pensa, credi, sogna e osa”.
  • Il secondo consiglio è: valuta bene ciò che vuoi offrire al mercato e poi buttati, meglio provare una strada che pentirsi di non averlo mai fatto.
  • I sogni a volte spaventano, almeno a me hanno spaventato tantissimo ma i “se” o i “chissà come sarebbe andata” fanno ancora più paura. La mente è un mezzo potentissimo, chiudi gli occhi e pensa: e se invece va bene? Viviamo con la paura del fallimento come se fosse una sconfitta (a proposito di paura di fallire e autosabotaggio), ma è semplicemente un insegnamento, non una condanna a vita. Resta nel pensiero positivo!

Artigianato online e offline: tanto impegno e passione

Grazie, Sara per questo spaccato così importante sul mondo dell’artigianato online e anche dal vivo, insomma, impegno e passione in grandi quantità! Restiamo nel pensiero positivo e anche sintonizzate sul blog di Lofacciodigital per scoprire chi sarà la nuova ospite del prossimo mese. 

Contatta Sara per le sue creazioni su Instagram o Facebook!

A presto, e se desideri candidarti ad un’intervista Libera contattaci!

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